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Arresto di due cinesi per esportazione illegale di chip AI: tutti i dettagli

Non crederai mai a cosa hanno fatto due giovani cinesi per guadagnare milioni di dollari attraverso il traffico illegale di chip AI.

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Non crederai mai a quello che è successo nel mondo della tecnologia! Un’operazione clandestina ha scosso le fondamenta del settore, portando all’arresto di due cittadini cinesi per aver esportato illegalmente chip di intelligenza artificiale negli Stati Uniti, accumulando guadagni da capogiro. Ma la trama si infittisce, e i dettagli inquietanti su questa rete di traffico emergono uno dopo l’altro. Come hanno fatto a sfuggire ai controlli per così tanto tempo? Scopriamolo insieme.

I protagonisti della vicenda

Facciamo la conoscenza di Chuan Geng, un giovane di 28 anni residente a Pasadena, che è stato rilasciato su cauzione per una somma significativa di 250.000 dollari. Dall’altra parte c’è Shiwei Yang, coetaneo di El Monte, che si trova in una situazione ben più complicata, poiché il suo visto è scaduto. Entrambi ora affrontano accuse gravissime che potrebbero costargli fino a 20 anni di prigione. Ti sei mai chiesto come sia possibile che due ragazzi siano riusciti a orchestrare un piano così audace?

Tra ottobre 2022 e luglio 2023, Geng e Yang hanno utilizzato la loro società, ALX Solutions, con sede in California, per spedire illegalmente tecnologie sensibili in Cina, senza ottenere le necessarie autorizzazioni dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. Questa operazione ha preso piede proprio dopo l’introduzione di severe restrizioni sulle esportazioni di chip AI avanzati, dimostrando quanto possa essere vulnerabile il mercato a tali pratiche illegali. Ma cosa ha spinto questi due a rischiare così tanto?

La rete di traffico e le spedizioni sospette

Le indagini hanno rivelato che sono state effettuate oltre 20 spedizioni destinate a società in Malesia e Singapore, tutte progettate per eludere i controlli sulle esportazioni. I pagamenti per queste operazioni illecite sono stati ricevuti da aziende con sede a Hong Kong e in Cina, rivelando un complesso sistema di traffico. Ecco un dato che potrebbe sorprenderti: ALX Solutions ha ottenuto oltre 200 GPU NVIDIA H100, tra le più potenti sul mercato, destinate apparentemente a clienti in Giappone e Singapore. Ma la verità potrebbe nascondere un altro piano di evasione delle restrizioni. Come hanno fatto a eludere il sistema di controlli?

Un portavoce di NVIDIA ha commentato la situazione, sottolineando la necessità di vendere prodotti solo a partner affidabili, con un rigoroso controllo sulle vendite. Ma le domande rimangono: come hanno fatto Geng e Yang a sfuggire ai controlli per così tanto tempo? La tensione cresce mentre ci interroghiamo sulla sicurezza delle tecnologie più avanzate e sul loro accesso. Siamo davvero al sicuro?

Le conseguenze e il futuro del traffico di chip

Questa vicenda non solo illumina le problematiche legate al traffico di tecnologia avanzata, ma solleva anche interrogativi sul futuro delle esportazioni di chip AI. La scoperta di GPU NVIDIA H200 e B200, arrivate in Cina da Malesia e Thailandia, dimostra che le restrizioni potrebbero non essere sufficienti a fermare queste pratiche illecite. Se la numero 4 ti sconvolgerà, cosa ci riserva il mercato in avvenire?

Come si comporterà ora il Dipartimento di Giustizia? E quali misure verranno adottate per evitare che simili casi accadano di nuovo? Non possiamo fare a meno di chiederci se questa sia solo la punta dell’iceberg di un problema ben più grande. Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su questa storia avvincente e inquietante. Non vorrai perderti quello che potrebbe succedere dopo, vero?

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Scritto da Staff

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