Angela Baraldi è una figura unica nel panorama musicale italiano, un’artista che ha sempre operato al di fuori delle convenzioni. Con una voce intensa e una presenza scenica che cattura, Baraldi ha saputo ritagliarsi un posto speciale nella scena musicale bolognese, che ha sempre abbracciato la contaminazione dei generi. La sua carriera, iniziata nei club degli anni Ottanta, è un viaggio che continua a sorprendere e a evolversi, come dimostra il suo ultimo lavoro, 3021, presentato al Wired Next Fest.
3021: un album che guarda al futuro
Il nuovo album di Angela, 3021, è stato rilasciato all’inizio del 2025 ed è un’opera che sfida le convenzioni temporali, portando l’ascoltatore a riflettere sul presente attraverso una lente futuristica. Con una fusione di rock e sonorità elettroniche, il disco è un viaggio attraverso emozioni contrastanti, in cui i testi oscillano tra la rabbia e il disincanto.
Baraldi ha dichiarato: “Questo progetto è nato in un periodo di grande introspezione post-pandemia, dove ho sentito il bisogno di creare senza vincoli.”
Il processo creativo
Angela ha voluto tornare alle radici, utilizzando strumenti tradizionali come basso, chitarra e batteria, per poi arricchire il tutto con suoni futuristici. “Volevamo creare qualcosa di nuovo, lontano dal mainstream attuale,” ha spiegato, evidenziando l’importanza di un approccio genuino alla produzione musicale. La sua collaborazione con Francesco De Gregori, che ha apprezzato il lavoro e ha deciso di produrlo con la sua etichetta, ha rappresentato un ulteriore slancio per il progetto.
Memoria e trasmissione intergenerazionale
Un tema centrale in 3021 è la memoria, una riflessione su ciò che lasceremo alle future generazioni. Baraldi, che tiene diari, ha spesso condiviso il suo pensiero su come i dati che oggi condividiamo sui social media potrebbero non sopravvivere.
“Ci sono tanti supporti che si svuoteranno, e cosa rimarrà di noi?” ha chiesto, ponendo l’accento sull’importanza del racconto orale e della comunicazione diretta.
Il potere del racconto umano
Durante il suo intervento al festival, Baraldi ha messo in luce l’importanza delle interazioni faccia a faccia. “Le parole scambiate di persona hanno un peso che i social non possono replicare,” ha affermato. Questo approccio, secondo lei, è essenziale per superare la divisione generazionale che spesso porta all’oblio. La sincerità, ha aggiunto, è una virtù da coltivare, sia nel dialogo che nell’arte.
Riflessioni su Lucio Dalla e l’arte
Angela Baraldi ha avuto il privilegio di conoscere Lucio Dalla da giovane, un incontro che ha segnato profondamente la sua carriera.
“Ho avuto l’opportunità di viaggiare con lui e gli Stadio, e ho assistito a concerti memorabili,” ha ricordato. Dalla, con il suo approccio empatico nei confronti del pubblico, ha influenzato il modo in cui Baraldi scrive e si esprime attraverso la musica. “Non riesco a scrivere pensando agli altri, mi blocca, ma so che la mia verità incontrerà chi ha esperienze simili,” ha spiegato.
Un tour intimo e personale
Il tour di 3021 prosegue con date in Emilia Romagna, focalizzandosi su piccoli club, luoghi che Baraldi predilige. “Amo l’intimità dei piccoli spazi, dove l’artista può connettersi direttamente con il pubblico,” ha affermato. Questo tipo di performance, secondo lei, permette di vivere un’esperienza autentica, lontana dalla distanza che si crea nei grandi eventi. Durante il Wired Next Fest, ha anche eseguito brani come “3021” e “Cuore elettrico”, che riflettono le sue preoccupazioni contemporanee.
L’arte di Angela Baraldi rappresenta un invito a riflettere sul passato e sul futuro che si sta costruendo. Con il suo nuovo album, viene sottolineato che la musica è un potente strumento di connessione e resistenza, capace di attraversare il tempo e le generazioni.