Il panorama della sostenibilità ambientale nelle città italiane è in continua evoluzione, come conferma l’ultimo rapporto Ecosistema Urbano rilasciato da Legambiente. Analizzando le performance di 106 capoluoghi su 19 indicatori, il documento offre una visione chiara delle sfide e dei successi nel campo della sostenibilità. In questo articolo, si esaminano i risultati di questo studio e le implicazioni per il futuro delle città italiane.
Un quadro complessivo della sostenibilità urbana
Il rapporto 2025, che segna il trentesimo anniversario di monitoraggio da parte di Legambiente, ha messo in evidenza una leggera flessione nelle performance ambientali delle città italiane. Nessuna città ha raggiunto il punteggio dell’80% su una scala massima di 100, il che evidenzia un trend preoccupante. Secondo Mirko Laurenti, uno degli autori dello studio, i sindaci da soli non possono affrontare queste sfide; è necessario un intervento nazionale più incisivo e finanziamenti adeguati.
Le città del Nord versus quelle del Sud
Il divario tra le città del Nord e del Sud Italia è particolarmente marcato. Le prime dieci posizioni della classifica sono tutte occupate da città settentrionali, con Trento che si aggiudica il primo posto con un punteggio di 79,78%, seguita da Mantova e Bergamo. Al contrario, molte città meridionali, tra cui Reggio Calabria e Catania, faticano a superare il 35%. Questo divario non solo mette in luce le disparità economiche, ma evidenzia anche le differenze nella qualità della vita urbana.
Mobilità e trasporto pubblico: luci e ombre
La mobilità sostenibile è un altro punto cruciale del rapporto, con Venezia che si distingue per il numero di viaggi effettuati tramite il trasporto pubblico, con un impressionante valore di 598 viaggi per abitante all’anno.
Al contrario, la capitale Roma, sebbene in crescita, rimane lontana dai livelli di eccellenza, con 277 viaggi pro capite. Questa situazione, pur recuperando i livelli pre-pandemia, evidenzia che non si sta facendo abbastanza per competere con le città europee.
Il ruolo delle infrastrutture ciclabili
Le città italiane si stanno impegnando per migliorare le infrastrutture dedicate alla mobilità dolce. Bologna, ad esempio, ha realizzato un’ampia rete di piste ciclabili e ha introdotto limiti di velocità per favorire gli spostamenti in bicicletta. Tuttavia, il rapporto evidenzia un rallentamento nella crescita delle infrastrutture ciclabili, suggerendo che, senza un chiaro supporto economico e strategico, le città rischiano di tornare indietro. La mancanza di fondi nazionali dedicati è un ostacolo significativo per molti sindaci.
Gestione delle risorse e dei rifiuti
La gestione efficiente delle risorse idriche e dei rifiuti è essenziale per la sostenibilità urbana. Isernia si distingue per il suo consumo idrico ridotto, con soli 69 litri per abitante al giorno, mentre Catanzaro registra il più alto consumo con 298 litri. Tuttavia, il problema della dispersione idrica è allarmante, con città come Belluno che perdono oltre l’80% dell’acqua distribuita.
Raccolta differenziata e gestione dei rifiuti
Un aspetto positivo emerso dal rapporto è l’aumento della raccolta differenziata, che ha superato per la prima volta il 65% a livello nazionale. Ferrara si posiziona al primo posto con un impressionante 88,3%. Tuttavia, nonostante questi progressi, il rapporto avverte che la produzione di rifiuti è in aumento, il che potrebbe vanificare i risultati ottenuti. Le città del Sud, come Palermo e Foggia, sono ancora lontane dagli obiettivi di raccolta differenziata, mostrando un forte bisogno di miglioramenti nella gestione dei rifiuti.
Il rapporto Ecosistema Urbano 2025 mette in evidenza i progressi e le sfide che le città italiane devono affrontare nella loro transizione verso la sostenibilità. Mentre alcune città brillano per i loro risultati, altre devono affrontare ostacoli significativi. È chiaro che senza un intervento coordinato e risorse adeguate, il divario tra le città continuerà ad amplificarsi, rendendo necessaria una strategia nazionale che promuova un futuro più sostenibile per tutte le aree del paese.