in

Analisi della Banda Ultralarga in Italia: Progressi Recenti e Sfide da Affrontare

Esploriamo i progressi e le sfide nella diffusione della banda ultralarga in Italia: un'analisi approfondita delle opportunità di sviluppo e degli ostacoli da superare per garantire una connettività veloce e accessibile a tutti.

analisi della banda ultralarga in italia progressi recenti e sfide da affrontare 1762935978

La questione della banda ultralarga in Italia ha assunto una rilevanza crescente, soprattutto in un contesto in cui la digitalizzazione è diventata una priorità per lo sviluppo economico del paese. Recentemente, si è registrato un significativo avanzamento verso la realizzazione del Piano Italia a 1 Giga, il quale mira a garantire una connessione internet ultra-veloce a un numero sempre crescente di cittadini.

Secondo i dati più recenti, sono stati esclusi dal piano circa 707.092 civici, tutti gestiti da Open Fiber, che non riceveranno ulteriori interventi legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Questo scorporo è stato ufficializzato tramite un avviso di Infratel, l’ente responsabile della strategia nazionale per la banda ultralarga, pubblicato il 4 novembre.

Obiettivi e sfide della nuova mappatura

Un passo fondamentale è ora avviare una nuova mappatura delle infrastrutture fisse. L’obiettivo è quello di identificare gli interventi già attuati e quelli in programma fino al 2030. In particolare, si cerca di fare il punto sulla connessione a 1 Giga, in vista di nuovi strumenti di incentivazione per la realizzazione di reti ultraveloci.

La somma dei civici esclusi dal Piano Italia a 1 Giga e di quelli che non beneficeranno di reti capaci di garantire una connessione a 1 Giga porta il numero totale a circa 4,5 milioni. Tra le regioni più colpite da questa situazione si trovano la Campania, la Calabria e la Sicilia, dove la disparità regionale rischia di aumentare ulteriormente.

La burocrazia come ostacolo principale

Un dato preoccupante emerso da un rapporto dell’Istituto per la competitività I-Com è che il principale ostacolo alla diffusione delle reti ultraveloci è rappresentato dalla burocrazia.

Si stima che in media siano necessari più di 90 giorni per ottenere le autorizzazioni per gli scavi necessari alla realizzazione delle reti, un problema che si aggrava nelle regioni centrali dove si registrano attese superiori ai 100 giorni.

È fondamentale che i 707.000 civici esclusi dal Piano Italia a 1 Giga non diventino un ulteriore freno al raggiungimento degli obiettivi fissati per il 2026. Le amministrazioni locali, infatti, mostrano una scarsa efficienza nel gestire le richieste, con una media di convocazione delle conferenze che si attesta intorno al 15% rispetto al totale delle richieste presentate.

Connessioni per le piccole e medie imprese

Un’altra questione cruciale è quella di garantire l’accesso alla banda ultralarga per tutte le piccole e medie imprese (PMI).

Dalle rilevazioni di ottobre, risulta che circa 105.500 PMI sono state raggiunte dalla fibra in modalità FTTH (Fiber to the home), il che corrisponde al 64% del totale delle aziende analizzate. Questo rappresenta un incremento significativo rispetto al 49% registrato ad aprile.

La Lombardia si è distinta per il numero di imprese connesse, con quasi 26.000 aziende dotate di connessione FTTH, seguita da Lazio e Veneto con circa 10.000 imprese ciascuno. Tuttavia, rimane un 36% di PMI che non beneficia ancora di queste tecnologie di connessione, in parte a causa dell’ubicazione in aree difficili da raggiungere con la fibra.

Analisi settoriale della connettività

La distribuzione della connettività varia considerevolmente a seconda del settore. I servizi ICT e finanziari raggiungono una copertura del 77%, mentre il settore manifatturiero si ferma al 55%. Inoltre, il commercio e la logistica mostrano numeri superiori, con rispettivi tassi di connessione del 67% e 66%. Questo significa che il 45% delle PMI manifatturiere, un pilastro dell’economia, non ha accesso alla fibra FTTH.

La digitalizzazione è il motore del futuro, ma il countdown per la scadenza dei fondi del Pnrr, fissata per giugno 2026, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sostenibilità delle PMI. Secondo Assintel, molte aziende continueranno a investire nel settore ICT, sebbene le micro e piccole imprese mostrino tassi di crescita inferiori rispetto alle aziende più grandi.

Secondo i dati più recenti, sono stati esclusi dal piano circa 707.092 civici, tutti gestiti da Open Fiber, che non riceveranno ulteriori interventi legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Questo scorporo è stato ufficializzato tramite un avviso di Infratel, l’ente responsabile della strategia nazionale per la banda ultralarga, pubblicato il 4 novembre.0

What do you think?

Scritto da Staff

kaspersky introduce un software antivirus per linux cosa significa per gli utenti 1762932110

Kaspersky introduce un software antivirus per Linux: cosa significa per gli utenti