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ALDAI-Federmanager: da 80 anni a fianco dei manager per la crescita economica e sociale della Lombardia e dell’Italia

Il Presidente Giovanni Pagnacco: “Serve una maggiore consapevolezza dei manager sul loro ruolo decisivo nelle aziende in cui operano e nella società”. 

giovanni pagnacco orizz presidente aldai federmanager 1

ALDAI-Federmanager, con oltre 14.000 iscritti la maggiore organizzazione territoriale di Federmanager, polo di competenze, ha celebrato gli 80 anni di storia all’Assemblea annuale dei soci a Milano. L’importante ricorrenza ha visto la partecipazione di Marco Alparone, Vicepresidente Regione Lombardia, Alvise Biffi, Vicepresidente Assolombarda, Vittorio Emanuele Parsi, Politologo, Esperto di Relazioni Internazionali ed Editorialista, Cosimo Finzi, Direttore di AstraRicerche e Giovanni Pagnacco, Presidente ALDAI-Federmanager, oltre ai messaggi di saluto di Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia e Giuseppe Sala, sindaco del Comune di Milano e Valter Quercioli, Presidente Federmanager.

“La ricorrenza degli 80 anni dell’associazione cade in uno scenario economico e sociale in profonda trasformazione, che richiederà un ruolo ancora più incisivo e responsabile da parte dei manager, i veri attori del cambiamento”, ha commentato Giovanni Pagnacco, presidente di ALDAI-Federmanager.

Come associazione ci poniamo obiettivi sempre più sfidanti. Il 2024 ha visto l’importante rinnovo del nostro CCNL che ha portato a una maggiore tutela del potere d’acquisto con il ripristino del meccanismo di rivalutazione delle pensioni. Ai nostri associati offriamo anche il supporto di un sistema di welfare unico, in grado di accompagnare i dirigenti durante tutto l’arco della loro vita professionale attraverso servizi previdenziali, fiscali e di formazione”.

Molti gli spunti che emergono dall’indagine condotta AstraRicerche per ALDAI-Federmanager tra metà aprile e metà maggio 2025, a cui hanno partecipato quasi 1.200 iscritti all’associazione lombarda. Dalla ricerca emergono tre priorità per le aziende: valorizzare i talenti, innovare, e semplificare la burocrazia. Quest’ultimo punto viene rimarcato sia nei confronti delle normative europee, sia italiane.

Le principali preoccupazioni dei manager, infatti, sono i prezzi crescenti di materie prime e dell’energia in prima posizione (61,3%), mentre al secondo e al terzo posto compaiono il forte rallentamento industriale nei Paesi guida in Europa (52,6%), così come la presenza di barriere normative e fiscali interne all’Unione Europea, con regole che rallentano gli scambi commerciali e non favoriscono la formazione di “campioni sovranazionali” (51,5%). Da qui l’aspettativa anche verso il Governo di misure urgenti in tema di politiche industriali con la necessità di semplificare i processi burocratici (75,6%).

Fra le principali aspettative dei manager del futuro nei confronti di ALDAI si registra un mix bilanciato e variegato di aspetti relativi alla categoria con una focalizzazione sull’Advocacy, al fine di promuovere gli interessi della categoria presso le Istituzioni, i decisori politici, gli interlocutori aziendali (51,3%), le attività di rappresentanza sindacale (41,5%), di formazione (44,8%) e creazione di un network di relazioni (40,9%).

“Oggi siamo proiettati a dare sviluppo all’associazione, riaffermando l’importanza delle Rappresentanze Sindacali Aziendali (RSA) e del loro radicamento nelle aziende,” ha continuato Pagnacco. “Ancora una volta vorrei rimarcare il valore della partecipazione attiva dei manager e della necessità che essi siano ancora più consapevoli del loro ruolo nelle aziende in cui operano e nella società. Parliamo degli oltre 14.000 iscritti solo sul nostro territorio di rappresentanza e 55.000 a livello nazionale. Il dirigente è come l’alter ego della proprietà con cui collabora per lo sviluppo virtuoso dell’azienda. E, insieme ad essa, e grazie alla presenza e alla forza propulsiva delle RSA, abbiamo la possibilità di far valere il nostro peso su tutti i tavoli, per una maggiore competitività del nostro sistema imprenditoriale ed economico, usando tutti gli strumenti che l’Associazione mette a disposizione. Meritocrazia, responsabilità professionale ed etica e attenzione al sociale sono i valori che guidano la nostra attività e solo rimanendo uniti possiamo promuovere la cultura manageriale, chiave di volta per la crescita economica del nostro Paese e di tutta l’Europa.”

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Scritto da Redazione Think

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