5G e fibra ottica: un po’ di chiarezza sulle connessioni più veloci del web

Il 5G e la fibra ottica, in ambiti diversi ma paralleli, stanno portando avanti il processo che poterà ad una interconnessione efficiente e globale.

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Non potremmo più immaginare le nostre vite senza internet. Tuttavia, mentre fino a qualche tempo fa una connessione stabile e veloce era, almeno per alcuni, non strettamente necessaria, adesso sia per le aziende che per i privati è diventata una questione di primaria importanza. Ecco perché le tecnologie relative alle telecomunicazioni sono sempre alla ricerca di nuove soluzioni per poter venire incontro ai consumatori e al bisogno di poter scambiare enormi quantità di dati ad altissime velocità. In questo scenario, si inseriscono con successo il 5G e la fibra ottica, che, in ambiti diversi ma paralleli, stanno portando avanti il processo che poterà ad una interconnessione efficiente e globale.

I servizi di streaming, ad esempio, si affidano proprio alle implementazioni della rete per poter soddisfare i propri clienti. Alcune piattaforme, come quelle dedicate ai passatempi online, hanno investito molto nella ricerca di soluzioni che permettano di offrire i propri servizi anche da dispositivi mobili, proprio a cause della attuale capillarità della connessione veloce a internet. Anche la stessa struttura e interfaccia grafica dei siti web è strettamente correlata alle capacità di trasferimento dati da e verso i vari dispositivi connessi.

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5G e interconnessione: quali vantaggi e potenzialità

La parola 5G indica la “generazione 5” delle telecomunicazioni, che segue e si aggiunge a 2G, 3G e 4G. Dato che però, a differenza delle precedenti, il 5G usa antenne, tecniche di trasmissione dati, bande e frequenze totalmente diverse, si parla di “rivoluzione 5G”. Si tratta di un insieme di tecnologie che permetteranno la connessione contemporanea di moltissimi device diversi, e che poterà ad un ulteriore sviluppo, tra le altre cose, del comparto dell’Internet of Things (IoT), ovvero tutti quei dispositivi che usano internet per aumentare il numero delle loro funzionalità, come ad esempio i più recenti elettrodomestici.

La vera forza del 5G è la velocità. I tempi di download sono circa 10 volte superiori al 4G e quelli di latenza 10 volte inferiori. Appare chiaro che ciò permette di implementare una serie di servizi nel campo della sicurezza, medicale e delle infrastrutture che non potrebbero essere possibili altrimenti.

La parola d’ordine del 5G è “interconnessione”. È su queste basi che si fonda, ad esempio, il lavoro che poterà a notevoli cambiamenti nella gestione del traffico e della viabilità. Ogni veicolo, infatti, potrà essere connesso alla rete e, in questo modo, anche a tutti gli altri mezzi che circolano su strada, portando a risultati davvero innovativi. In un futuro non lontano, sarà possibile monitorare un incrocio cieco dal proprio veicolo ed essere allertati in caso del sopraggiungere di un’altra auto, oppure mantenere la corretta distanza di sicurezza, a seconda del tipo di strada che si percorre.

Una tecnologia all’avanguardia come quella del 5G, di cui si parla spesso in termini futuristici, ha creato una serie di falsi miti ad essa associati, che derivano da una parte dalla scarsa conoscenza dell’argomento, e dall’altra da una certa avversione ad un progresso che alcune correnti di opinione leggono come invadente e asservito a un qualche fantomatico meccanismo di controllo. Ad esempio, il 5G è stato accusato di essere nocivo per la salute, a causa delle potenti emissioni delle antenne. In realtà, non ci sono studi che abbiano confermato la pericolosità di questa tecnologia, così come delle precedenti.

Per evitare i pur bassissimi rischi dell’esposizione alle onde elettromagnetiche – in generale – basta mettere in atto qualche semplice accorgimento, come usare gli auricolari e limitarsi a telefonate di breve durata. Insomma, in mancanza di studi che confermino o meno certe teorie, meglio comunque usare un po’ di prudenza.

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La fibra ottica: internet viaggia con la luce

La tecnologia della fibra ottica non è molto recente, in quanto le prime sperimentazioni risalgono agli anni Cinquanta. Ma è solo negli anni Novanta, con l’inizio del suo uso esteso nell’ambito delle telecomunicazioni internazionali, che la ricerca diventa sempre più tesa al mettere in campo un sistema stabile ed efficace. Data la loro alta capacità di trasmissione, i cavi ottici sono ad esempio utilizzati da moltissimo tempo nell’industria della produzione audio, dove c’è la necessità di scambiare fra le diverse apparecchiature connesse una grande quantità di dati con latenza minima.

Dal punto di vista strutturale, un cavo ottico è costituito da sottilissimi filamenti di silicio, ovvero fibra di vetro purissima, avvolti intorno ad una struttura cava centrale chiamata “core”. Queste due parti sono poi avvolte da una guaina che si chiama mantello. A sua volta, il mantello è inserito in un rivestimento isolante e protettivo. Sì, perché la fibra è comunque un materiale delicato, che teme gli urti e le eccessive piegature dei cavi. Il meccanismo di funzionamento è legato ai fasci di luce che attraversano il cavo e di riflettono sul mantello e sul “core”, con l’ausilio delle fibre di silicio.

Se tante aziende stanno puntando su una maggiore capillarità della fibra ottica non è solo per l’indiscutibile velocità del trasferimento di dati, ma anche perché la posa degli stessi evita l’installazione di ripetitori, con i relativi costi di manutenzione. In molte regioni italiane, la fibra è legata a storie di successo, che coinvolgono i più diversi settori della produzione e dei servizi. In più, la fibra non risente di interferenze a livello elettromagnetico e, di conseguenza, il segnale è più stabile. Mentre i principali player delle telecomunicazioni continuano a srotolare chilometri di fibra ottica per raggiungere le località ancora sprovviste di questo servizio, cresce la capacità di upload e download, con conseguenze positive sull’esperienza in rete degli utenti connessi.

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Scritto da Redazione Think

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